Il buco più profondo del mondo sigillato per ragioni preoccupanti

In Russia c'è il buco più profondo del mondo, che arriva più in giù degli abissi oceanici. Scopri perché è stato sigillato.

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Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

Il pozzo superprofondo di Kola fu un’impresa ambiziosa che ha sfidato i confini della conoscenza umana, che oggi rimane un monumento alla determinazione scientifica e alla curiosità umana. Iniziato dagli scienziati dell’Unione Sovietica nel 1970, questo straordinario progetto ha portato alla creazione del buco più profondo mai scavato dall’umanità, penetrando fino a 12.262 metri sotto la superficie terrestre. Questo significa che il pozzo di Kola supera persino il punto più profondo degli abissi degli oceani della Terra, rappresentando un’impresa senza precedenti nel campo dell’esplorazione terrestre. Spunta però una domanda su questo luogo misterioso: per quale motivo i russi lo hanno sigillato?

Il pozzo superprofondo di Kola: il buco più profondo della Terra

Nonostante la sua profondità impressionante, il pozzo di Kola arriva fino a solo una piccola frazione della crosta terrestre, riuscendo a coprire appena un terzo della distanza dal centro della Terra. La sfida di scavare così in profondità è stata enorme e non priva di difficoltà. Le temperature estreme, che raggiungevano fino a 200 gradi centigradi, mettevano a dura prova le attrezzature di perforazione dell’epoca, causando frequenti rotture delle punte dei trapani e richiedendo cambi di direzione della perforazione.

Nonostante numerosi tentativi da parte di altri paesi, nessun altro foro artificiale ha mai raggiunto la profondità del pozzo di Kola. Gli scienziati coinvolti nell’operazione all’epoca, rimasero sorpresi dalle temperature più elevate del previsto e dalla mancanza di transizione tra granito e basalto, così come dalla presenza di fossili di organismi marini risalenti a miliardi di anni fa. Tuttavia, nonostante le speranze iniziali di fare scoperte rivoluzionarie, la perforazione del pozzo non ha prodotto risultati scientifici significativi e, a causa delle sfide tecniche e dei costi elevati, è stata interrotta per mancanza di fondi.

Per quale motivo il pozzo più profondo della Terra è stato sigillato?

La storia ci racconta che, circa un decennio dopo il suo completamento, il pozzo di Kola è stato sigillato e abbandonato dai russi. Le ragioni precise di questa decisione non sono del tutto chiare, ma si pensa che siano state influenzate da una serie di fattori.

Le alte temperature e l’instabilità strutturale del pozzo lo rendevano pericoloso per le operazioni di perforazione, mentre la mancanza di scoperte scientifiche significative e le leggende circolanti sul presunto “inferno sotterraneo” trovato dai ricercatori o della presenza di creature mostruose potrebbero aver contribuito a una percezione negativa del progetto.

Inoltre, con l’avvento di nuove tecnologie di esplorazione geologica meno costose, il pozzo di Kola è diventato economicamente non vantaggioso date le alte spese di mantenimento che richiedeva.

Il vero motivo di questa chiusura, tuttavia, non è mai stato ufficializzato, contribuendo ad alimentare l’aura di mistero che circonda l’area e lo stesso pozzo superprofondo. Non esiste nemmeno una possibilità di visitarlo, oltre che per la guerra in corso tra la Russia e l’Ucraina, per la completa assenza di un sistema turistico legato a questo luogo che, ad oggi, è completamente abbandonato.

Ad ogni modo, sebbene questo buco superprofondo rimanga un monumento all’ingegnosità umana, la sua chiusura rappresenta anche una lezione sull’importanza di bilanciare la ricerca scientifica con la sostenibilità economica e la sicurezza.

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